IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 
 
  Visto il proprio decreto, in data 19 giugno 2013, con il quale,  ai
sensi dell'art. 141, comma 1, lett. b), n. 3 del decreto  legislativo
18  agosto  2000,  n.  267,  il  consiglio  comunale  di  Battipaglia
(Salerno) e' stato sciolto a causa delle dimissioni rassegnate  dalla
maggioranza dei consiglieri eletti nelle consultazioni amministrative
del 6 e 7 giugno 2009; 
  Considerato  che,  all'esito  di  approfonditi  accertamenti,  sono
emerse forme di ingerenza della criminalita'  organizzata  che  hanno
esposto l'ente locale a pressanti condizionamenti, compromettendo  il
buon andamento e l'imparzialita' dell'attivita' comunale; 
  Rilevato,   altresi',   che   la   permeabilita'    dell'ente    ai
condizionamenti esterni della criminalita'  organizzata  ha  arrecato
grave pregiudizio agli interessi della collettivita' e ha determinato
la perdita di credibilita' dell'istituzione locale; 
  Ritenuto che, al fine di porre rimedio  alla  situazione  di  grave
inquinamento e deterioramento dell'ente locale, si  rende  necessario
l'intervento dello Stato mediante  un  commissariamento  di  adeguata
durata per rimuovere  gli  effetti  pregiudizievoli  per  l'interesse
pubblico ed assicurare il risanamento dell'ente locale; 
  Visto l'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; 
  Vista la proposta del Ministro dell'interno, la  cui  relazione  e'
allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; 
  Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri,  adottata  nella
riunione del 4 aprile 2014; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  La gestione del comune di Battipaglia (Salerno) e' affidata, per la
durata di diciotto mesi, alla commissione straordinaria composta da: 
    - dr. Gerlando Iorio - viceprefetto; 
    - dr.ssa Ada Ferrara - viceprefetto; 
    - dr. Carlo Picone - funzionario economico finanziario.